Le interviste ai protagonisti del Dental Forum
1) Gianfranco, l' Industria Dentale Italiana, da sempre all’ avanguardia , è ben rappresentata nel settore delle nuove tecnologie digitali per studio e laboratorio?
Assolutamente. L’industria italiana è apprezzata anche e
soprattutto nel settore delle nuove tecnologie dove, per alcuni settori, ha
fatto scuola. Questo grazie ai continui investimenti nella ricerca e nella
produzione di qualità.
L’odontoiatria è una professione giovane ed in continua
evoluzione e l’industria italiana, come l’industria mondiale delle settore, sta
guidando questi cambiamenti che, voglio ricordare, hanno come fine quello di
migliorare la qualità delle cure ed ampliare le possibilità riabilitative in
funzione della salute di pazienti.
Per fare solo un esempio si pensi ai cambiamenti radicali
nelle possibilità di cura data dagli impianti endo-ossei.
2) Gli studi e
i laboratori Italiani in fatto di nuove
tecnologie sono allineati alla media degli altri paesi europei o c’è ancora
per UNIDI possibilità di crescita
nel mercato interno?
La qualità dell’odontoiatria e dell’odontotecnica italiana
non è in discussione e non a caso i nostri ricercatori sono tra i più
apprezzati al mondo. Il nostro rapporto che annualmente presentiamo a Rimini
ogni anno sull’andamento del mercato conferma che i dentisti e gli
odontotecnici italiani utilizzano più materiali di qualità rispetto a quelli
utilizzati dai loro colleghi europei. La crisi economia ed un sistema fiscale che
non premia gli investimenti, soprattutto dei liberi professionisti, penalizza
certamente il diffondersi non solo delle nuove tecnologia ma anche del naturale
rinnovamento di attrezzature e arredi. Nonostante questo il mercato delle nuove
tecnologie in Italia è buono. Secondo i dati FIDE l’Italia è il paese europeo
con il maggior numero di radiografici digitali venduti: 7500 quelli venduti nel
nostro Paese nel solo 2012 contro i 3.650 venduti in Germania.
3)
Compatibilmente con la situazione economica, UNIDI ha preso iniziative per favorire la vendita
del made in Italy nel nostro paese e
agevolare il credito agli studi e ai
laboratori vostri clienti finali?
Come UNIDI continuano a richiedere al Governo di estendere
ai liberi professionisti lo stesso regime fiscale e gli incentivi per
l’acquisto di attrezzature definito per le imprese. Questo è stata una delle
richieste avanzate al On. Lorenzin incontrata a febbraio nella manifestazione a
sostengo del settore organizzata dal Tavolo del Dentale a Roma. Invece come
associazione degli industriali del settore dentale non possiamo intervenire
sulle scelte commerciali dei dealer, coloro che hanno rapporti con dentisti e
laboratori, in merito al credito. Comunque mi sembra che oggi il credito non
sia il problema dei mancati investimenti da parte dei dentisti e laboratori, il
vero problema è la mancanza di pazienti e su questo aspetto tutte le forze che
rappresentano il settore dentale devono fare fronte comune e lavorare insieme.
UNIDI su questo aspetto è ben presente e disponibile a mettere in campo le
forze necessarie.
twitter@daviscussotto
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